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Per i sistemi multibanda non esiste un circuito universale. In base al numero delle bande che si vogliono utilizzare varia il circuito. Per ogni banda di frequenza deve essere realizzato un circuito che sia in grado di amplificare o attenuare il segnale in un intorno vicino alla frequenza stabilita. Un circuito del tipo di quello rappresentato qui a seguito è in grado, al variare della posizione del potenziometro R2, di attenuare o amplificare un segnale avente una frequenza pari a w0, che viene stabilita mediante il dimensionamento del ramo comprendente la capacità e l'induttanza.
Il dimensionamento dei componenti è molto semplice, sapendo che la pulsazione w0 si calcola facendo
risulta facile trovare il valore di C e di L. Il potenziometro generalmente viene posto da 100K in modo da rendere possibile una precisa calibrazione, mentre le resistenze R1 e R3 sono di valore uguale. La resistenza R4 infine serve per calcolare il guadagno complessivo della rete. Per eseguire questo calcolo possiamo ipotizzare che si abbia in ingresso un segnale con w=w0, e posizionare il cursore centrale in tre posizioni significative,cioè R2=0%, R2=50% e R2=100% del suo valore massimo, che ci permettono di studiare come si comporta il circuito nelle tre situazioni più estreme (nessuna modifica del segnale, massima attenuazione, massima amplificazione).
R2 = 50%
Qui sopra è illustrato come diventa il circuito quando si ha in ingresso un segnale con w=w0 e il cursore del potenziometro è posizionato al centro (50% del valore massimo di R2). Si può notare che i componenti capacitivi e induttivi sono stati sostituiti da dei corto circuiti e come il ramo composto da R2 e R4 presente nel circuito originale può essere scomposto per il nostro studio in due rami indipendenti composti dalla serie di R2/2 e 2R4. Eseguendo il calcolo del guadagno, si può facilmente notare come questo risulti pari ad 1 in questa condizione.
R2 = 0%
In questa situazione il cursore di R2 è posizionato tutto a sinistra, che per noi corrisponde al valore di massima attenuazione del segnale. In questo caso possiamo dire che R2 può essere considerato come un circuito aperto perché il suo valore è talmente alto rispetto a quello di R4 da impedire l'attraversamento di una parte consistente di corrente in R2. Il guadagno del circuito si calcola quindi facendo:
per avere il guadagno in decibel (dB) si deve applicare al valore ottenuto con la formula precedente la seguente formula:
A(dB) = 20 log A
R2 = 100%
In questo caso il cursore è posizionato tutto a destra (100% del valore massimo) e quindi ci aspettiamo di avere la massima amplificazione del segnale. Il circuito semplificato risulta quindi come quello sopra illustrato, e se non si considera il potenziometro R2, che anche adesso a causa del suo valore molto elevato rispetto a quello degli altri componenti risulta come un circuito aperto, il circuito è un amplificatore non invertente, e il guadagno si calcola con la semplice formula:
In via
teorica è possibile quindi realizzare un equalizzatore multibanda realizzando il
circuito sopra mostrato, inserendo un ramo C-R-L per ogni banda di frequenza
desiderata, collegandolo a un potenziometro che permetta la regolazione della
banda. Ciò è possibile solo in via teorica in quanto la presenza di un elemento
induttivo provoca molti problemi al circuito, abbassando la qualità del segnale
d'uscita. Per ovviare a questo inconveniente si utilizza il
simulatore
d'induttanza, cioè un circuito che è in grado di dare una risposta pressoché
identica a quella dell'elemento induttivo se correttamente dimensionato.
Il circuito definitivo, comprensivo di simulatore di induttanza, sarà il seguente:
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