Home Page | Il progetto dell'equalizzatore grafico a 6 bande | Cenni Teorici | Credits |
Un segnale audio, prima di essere inviato ai diffusori, subisce alcune manipolazioni, volte a migliorarne l'udibilità da parte dell'ascoltatore. Queste manipolazioni possono toccare la sua ampiezza se viene amplificato oppure anche il suo spettro di frequenze, in modo da esaltare o attenuare alcune frequenze rispetto ad altre. Generalmente un sistema Hi Fi tradizionale esegue dei passaggi fissi prima di rendere il segnale audio disponibile ai diffusori. Questi passaggi possono variare a seconda della sorgente da cui proviene il segnale.
Nella seguente immagine è mostrato lo schema di una catena Hi Fi. Per visualizzare la descrizione di un componente cliccare sul corrispettivo blocco.
Dall'immagine si possono notare tre blocchi principali tra le sorgenti (a sinistra) e i diffusori (a destra): Il preamplificatore, l'equalizzatore grafico e i finali di potenza. Verranno ora esaminati i tre blocchi negli aspetti principali, per poi soffermarsi sul blocco dell'equalizzatore grafico, poiché oggetto di studio del corso.
Il preamplificatore è il primo componente che si trova dopo la sorgente audio e ha il compito di adattare se necessario il segnale audio all'ascolto tramite diffusori o cuffie. Il preamplificatore può ricevere in ingresso segnali audio da varie sorgenti, come giradischi, lettori CD o microfoni e ha il compito di selezionare la sorgente che si vuole riprodurre. Inoltre ai segnali in ingresso può essere modificato il volume, il bilanciamento tra i due canali (Dx e Sx) e ci può essere un primo controllo dei toni mediante un equalizzatore a 3 bande (toni bassi medi e alti, di cui si parlerà in seguito). I segnali gestiti da questo dispositivo sono tutti segnali a bassa potenza. Un trattamento particolare è riservato al segnale proveniente dal giradischi, che necessita di un passaggio aggiuntivo rispetto agli altri, che è la riequalizzazione RIAA. Questo passaggio è reso necessario dal fatto che il segnale fornito dal giradischi non è idoneo alla riproduzione in quanto il suo spettro subisce delle modifiche in fase di registrazione che devono essere annullate per ottenere una corretta riproduzione. Anche i segnali provenienti da nastri magnetici necessitano di una riequalizzazione simile a quella RIAA, chiamata NAB, ma in questo caso è sempre svolta dal modulo addetto alla lettura del segnale dal nastro e non dal preamplificatore.
Il segnale proveniente da un giradischi necessita di un trattamento preliminare, non necessario ai segnali provenienti dalle altre sorgenti, in quanto questo segnale subisce delle attenuazioni particolari al variare della frequenza. In fase di registrazione su disco le frequenze più basse subiscono una forte attenuazione, che aumenta con il diminuire della frequenza, mentre le frequenze più alte vengono enfatizzate, e ciò rende il segnale non adatto all'ascolto senza un'opportuna elaborazione. Questo problema lo si può risolvere inserendo uno stadio preliminare che permette di modificare lo spettro del segnale, esaltando i bassi e attenuando gli acuti, rendendolo quindi idoneo alla riproduzione. Questo stadio è composto da un amplificatore con due poli e uno zero, in modo da ottenere un andamento come quello del grafico successivo:
Il circuito addetto a questa riequalizzazione avrà quindi due poli, uno a 50 Hz e uno a 2120 Hz e uno zero a 500 Hz, e sarà realizzato nel seguente modo:
L'equalizzatore grafico è un componente in grado di enfatizzare o attenuare alcune frequenze rispetto ad altre. Ciò è molto comodo per correggere il rendimento di un impianto Hi Fi che viene modificato dall'ambiente circostante, e permette di far risaltare alcune frequenze che magari passerebbero inosservate. Si parlerà più approfonditamente del funzionamento di un equalizzatore grafico in seguito.
Fino ad ora si ha lavorato solo con dei piccoli segnali, adatti a far udire il suono solo mediante delle cuffie, e non adatti ad essere utilizzati per pilotare delle casse da parecchie decine di Watt. Per trasformare il nostro segnale, che avrà una potenza che non raggiunge il Watt, in un segnale con una potenza di qualche decina di Watt utilizziamo i finali di potenza, che non sono altro che un amplificatore di potenza, generalmente di classe AB.
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