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L'acustica dunque è quella scienza che si occupa di studiare il suono come
fenomeno fisico ondulatorio, caratterizzato da quattro parametri: ampiezza (A),
lunghezza d'onda (l), periodo (T) e velocità di
propagazione (v).
Ma cos'è il suono? Il suono può essere definito come un movimento vibratorio,
un'onda, che si trasmette in un qualunque mezzo fisico, ma non nel vuoto. Il
caso più comune a noi è quello della trasmissione nell'aria, che avviene tramite
delle compressioni e rarefazioni dell'aria che creano una vibrazione e quindi
un'onda sonora. La velocità del suono varia a seconda del mezzo trasmissivo, e
per l'aria, ad una temperatura di 20°C, è pari a 344 m/s.
Il suono, dunque è un fenomeno ondulatorio, e può essere quindi definito
mediante la seguente equazione:
Si può anche scrivere l'equazione delle onde per una dimensione, o equazione di D'Alambert:
Il suono è dunque un fenomeno ondulatorio, quindi si ripete costantemente, e ciò significa che è possibile rilevare il periodo (T) di un'onda sonora, cioè il tempo necessario al completamento di un'oscillazione:
Un altro fattore caratteristico di un'onda sonora è la lunghezza d'onda(l), cioè la distanza che intercorre tra due picchi dell'onda, e la si misura in metri:
Esiste una relazione che lega la lunghezza d'onda e il periodo e serve per determinare la velocità di trasmissione del suono (v):
L'ampiezza di un suono (A) invece è pari all'intensità della vibrazione sonora.
In base a quanto appreso fino ad ora si potrebbe pensare che è possibile realizzare ed udire suoni a qualsiasi frequenza o ampiezza, ma come in ogni sistema reale, l'orecchio umano ha dei limiti ben definiti. Il campo di frequenze udibili dall'orecchio umano è delimitato dalla frequenza minima di 20 Hz e da quella massima di 20 KHz, e la soglia di udibilità è di 20 uPa, mentre quella massima, o soglia del dolore, è di 20 Pa.
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